Solitamente, è il medico di base a consigliare una consultazione con l’epatologo.
Tra le ragioni che possono portare a questa raccomandazione rientrano sintomi di un’eccessiva assunzione di farmaci, sanguinamenti intestinali, la comparsa di ittero, la presenza di asciti e irregolarità nei risultati delle analisi del sangue.
La visita Epatologica e gli esami di supporto alle attività cliniche, come l’Ecografia, la Tomografia Computerizzata e la Risonanza Magnetica, hanno diversi obiettivi:
- Rilevare precocemente neoplasie anche di dimensioni minime, permettendo interventi tempestivi con procedure altamente tollerate, come TACE, Alcolizzazione e Radiofrequenza.
- Condurre uno studio non invasivo delle malattie delle vie biliari, analizzando le condizioni senza ricorrere a procedure invasive.
- Identificare la presenza di steatosi epatica, attualmente la principale causa di danni epatici cronici.
- Valutare il danno al fegato e stabilire la stadiazione dell’epatopatia, comprendendo l’estensione e la gravità delle condizioni epatiche.
- Indagare sulle cause sottostanti dei problemi epatici.
- Definire l’approccio terapeutico, stabilendo il trattamento più adatto in base ai risultati degli esami.
- Monitorare i pazienti affetti da cirrosi in tutte le fasi, al fine di prevenire e trattare le complicanze, dallo scompenso epatico all’encefalopatia.